“Se volete essere un uomo, dite quello che pensate ora, con parole dure” (Emerson)
Ieri sono stato in gita. Fiero dello strano successo della newsletter sulla curatela della scorsa settimana ho deciso di cavalcare il film e puntare il navigatore (a proposito, che fine ha fatto il Tom Tom? Sembra vivo) su Trieste. Ho chiesto al sindaco onorario Enrico Marchetto un posto sincero, per poi scoprire che è il posto preferito di mio padre, ma anche di Tomas di Wethod. Che buffo. Fuori il nome: Tavernetta al molo, Grignano. Calamari a profusione, e via.
La gestione è familiare, nessun push sulla bottiglia di vino per raddoppiare il margine come ti insegnano ai corsi di food cost: 12 euro per un litro di buonissimo bianco fermo friulano della casa, 40 euro in tutto e passa la paura. A fine pasto uno dei due titolari (molto) over 70 si avvicina e dice “Siamo bravi? Allora scrivetelo su Tripadvisor”. Solitamente non amo questa richiesta ma ieri mi ha fatto molta tenerezza perché palesava l’umiltà (o forse per carità la furbizia) di chi vuole stare “al top” anche con i tempi che cambiano. Un po’ come le agenzie di marketing digitale di fronte all’AI. Ah no. Anche perché diciamocelo, i calamari a Trieste secondo l’AI sembrano come quel ristorante per turisti da cui cerchiamo di scappare ad ogni costo:
Che schifo.
In questi tempi estremamente turbolenti la cosa più interessante è affidarsi a guide sicure. Paolo Giovine è uno che nel digitale vive da tanto, ha scritto un bel post sull’AI che merita di essere letto. Testare Midjourney è davvero facile, ecco la risposta dell’AI alla richiesta di un “elegant italian man driving an english car around costiera amalfitana”.
Franck Pavich scrive un articolo troppo lungo e troppo complicato per me ma ben spiega come nascono queste immagini:
Secondo Sartre “l’arte e la morale hanno in comune la creatività e l’invenzione e non possiamo decidere a priori su ciò che si deve fare”. Penso che il bivio dell’AI stia tutto qui, e qui risiedono (anche se fatico a metterli a fuoco) tutti i miei dubbi sul tema.
Dovete sapere che ho due amici da cui cerco supporto quando Marketing Arena ha una proiezione di EBITDA troppo bassa, sono Alessandro e Fabrizio di Gummy Industries, due bravi davvero. Ieri Alessandro sul tema mi ha mandato due quote:
“quando arrivò la fotografia i pittori insorsero, dissero che non ci sarebbe più stata pittura”
“se hai paura che una macchina senza laurea, senza permesso di soggiorno, senza istruzione ti rubi il lavoro di illustratore, il problema non è la macchina: sei tu”
Ho chiuso il cerchio di quelli bravi con Alessio Pomaro mentre dialogavamo della possibilità di integrare nei piani editoriali dei clienti ed altrove l’AI. Diciamo che Mulino Bianco non ha fatto un favore a nessuno accendendosi una sigaretta sul tema in una camera piena di gas. Anche perché su temi “un po’ complessi” come ad esempio il trapianto di capelli Midjourney va un po’ in difficoltà:
A naso la cosa più interessante di questa partita saranno i modelli “plug in” che l’AI potrà generare, ad esempio l’AI integrata in Photoshop. Il problema è che tutto questo esiste già da anni (citofonare Copilot).
Sarebbe ingeneroso bollare questo giro di boa nell’innovazione come “una cazzata”, soprattutto perché si rischia che qualcuno poi se lo ricordi e linki il nostro pensiero. Però va tenuta la barra dritta su un concetto, altrimenti non ne usciamo: la velocità dell’innovazione è esponenziale ma i designer, gli e-commerce manager e gli sviluppatori avranno ancora un lavoro. Da quando è uscito Wordpress non ho licenziato sviluppatori e da quando è uscito Canva non ho licenziato designer. Il lavoro da fare sul tema è sempre di più e più il lavoro basico viene svolto da robot, più gli umani sviluppano middleware e integrazioni per quei lavori basici, è semplicemente cambiato quello che fai. E poi l’arte, la creatività, la vita.
Come ha detto Paolo, non dobbiamo fare l’errore che queste macchine, una volta interrogate, pensino. NON PENSANO. Ho avuto la fortuna di studiare quando Richard Florida era il re del rumore accademico e dell’ascesa della nuova classe creativa si è scritto veramente tanto, c’è tanto spazio per alzare il livello del pensiero, della cultura, per leggere fino alla fine un libro che forse è un atto piuttosto rivoluzionario di questi tempi (sul mio comodino ci sono Solo Amore del Colle Der Formento, La Conversazione necessaria di Sharry Turkle, e La fiera dell’autenticità di Gilles Lipovetsky)
AI FAQ
Esiste un’AI per quello che ho in mente?
Esiste l’influncer dell’AI?
(chiocciola) motherworm su Instagram
Sono tutti incazzati con 5you?
Si (soprattutto i giapponesi)
Oper AI sarà sempre gratis?