Tutto il mondo è una filanda
“Non so se sulle vostre strade avete mai incontrato i tre stadi della conoscenza di Bruce Lee” (Enrico Marchetto)
Ci sono storie che per qualche motivo ti rimangono impresse. Giorgia (bel nome) è giovane ed ha l’energia dei giovani. La incontro a Videns Firenze davvero per pochi minuti. Quell’energia deve averla vista anche Niccolò di Vito che con un “mi ghosti” su Linkedin (me lo racconterà poi lei) porta a casa uno degli interventi più interessanti di quell’evento, quello di Giorgia appunto.
La storia di Dalfilo intreccia quelle di un nuovo Made In Italy italiano: Velasca, Rifò, tutti nomi che stanno provando a inventare di nuovo la manifattura. Tutti nomi che Shopify Italia non manca di menzionare come casi di successo quando si tratta di narrare l’e-commerce del futuro, che spesso gira su questa piattaforma di riferimento. Non spoilererò il secondo libro di un grande amico ma i temi in oggetto sono i suoi, e comincio anche io a vederci chiaro: i distretti un tempo facevano del prodotto il principale ambasciatore dell’azienda, oggi l’Alpha City (Milano) nelle persone di Davide e Matteo fa takeover del distretto, lo mette al lavoro partendo da idee, competenza e tecnologia.
Il passaggio potrebbe sembrare velato, ma sarebbe un errore ritenerlo tale: non siamo di fronte a un etto di marketing spalmato su un distretto bollito. Siamo di fronte a Giorgia che va da Vito, il signore che chiude gli accappatoi per tutte le aziende italiane. Che è poi lo stesso pattern dell’anziano napoletano che in un’isola qualsiasi fa il mascara per tutto il mondo, e manda a scuola il Beauty italiano. Sono storie, sono pattern, è quella conoscenza sedimentata che in un vecchio libro di Enzo Rullani si sarebbe fatta formula di business.
Davide è carico, sente il tema, domina i KPI. Giorgia appare dolce, ma è di Livigno. Fa tutta la differenza del mondo perché Giorgia si è fatta le due ore e passa di pullman per andare al liceo a Bolzano perché Sondrio le sembrava morta. That’s it. E a Livigno anche se non c’è l’IVA il lavoro te lo porti a casa, anzi il lavoro ti costringe a cambiare casa. Ancora una volta: Milano.
Davide mi spiega che “la bestia” la conoscono bene anche loro:
CAC troppo alto
ROAS positivo
EBITDA ancora da pettinare, ma al milione numero 9 ormai ci siamo
Retail: aperto il primo punto vendita, si va
Non è un incontro sul fare marketing, è un incontro sul fare impresa. Ci spostiamo a pranzo, mi sbottono anche io, ed esce che il B2B è un altro oceano blu tutto da scoprire: AirBnB che potrebbero monetizzare con gli ancillaries, agenzie che potrebbero fare l’accappatoio ricamato. Insomma un altro pezzo gigante del mestiere. È una nuova economia? Si. Basterà per essere la nuova economia italiana? No.
Nel pomeriggio corro a Brescia, museo millemiglia. Timmagine organizza un bell’evento: PMI bresciane, l’inferno del controllo. Ma io sono di Rovigo, chi mi sposta. I temi sottolineati dai relatori? (me compreso).. Dal rimuovere il cartellino da timbrare al fare il sito web. 1924. Con Dal Filo abbiamo parlato di network di affiliazione e Marketing Mix Modelling. 2025. Ma gli old money sono tutti nelle mani dei Lumezzanesi che sono concorrenti a 500 metri l’uno dall’altro ma come il calabrone, non lo sanno. Con buona pace del Prof. Ricolfi (to read: la società signorile di massa).
Non posso ignorare che Matteo Bertasa, uno dei due soci, è anche tra i titolari di Royaltex, un colosso del B2B tessile / biancheria. Gli è quindi risultato persino banale “costruirsi il plug-in in casa”. Saltare il canale. Risalire la filiera. Ma ti risulta banale se ti fai qualche giro nel mondo e incroci le business school più rilevanti, non se a Brescia ti mettono al tornio perché il parón ha deciso che devi farti le ossa.
Sono due modelli di impresa rilevanti quelli che abbiamo di fronte. Non ho nessuna intenzione di giudicarli, ma mi è ben chiaro che tra venti anni non saranno entrambi a sopravvivere. Forse dovremmo rifletterci.