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Il pensiero del giorno - Democratizzare la scarsità
Ho scritto sui social, forse con troppa solerzia, poche righe sul tema Swatch/Omega:
La scarsità è il nuovo lusso. Ancora una volta il potere delle immagini (la fila fuori da swatch) maschera quella che è una dinamica ben più ampia e già vista in altri mondi (sneakers, lego, distillati). Le persone comprano storie di scarsità che abilitano una nuova unicità con una meccanica tutto sommato simile agli NFT di Bored Ape. Non credo sia nostro compito giudicare i fenomeni ma capire se dietro c’è un meccanismo di cui il marketing deve occuparsi. Ho la sensazione di si.
Ci sono almeno 4 variabili di marketing che intervengono in questa situazione:
la qualità del prodotto
il branding e lo storytelling
il prezzo
scarsità e unicità
Non considero la FOMO una variabile di marketing, ma un volano di accelerazione di grande potenza. I brand hanno probabilmente di fronte la sfida di diventare davvero agili, il rischio di doverla buttare sempre più alta per rimanere rilevanti è elevatissimo. Non sarà banale essere piattaforme di racconto credibili per utenti sempre più difficili da stimolare.
L’aforisma del giorno
“Ciò che cerchiamo nella religiosa accumulazione delle testimonianze, dei documenti, delle immagini, di tutti i ‘segni visibili di ciò che fu’ è la nostra differenza e ‘nello spettacolo di questa differenza l’improvvisa esplosione di un’introvabile identità’ . Non più una genesi ma la decifrazione di ciò che noi siamo alla luce di ciò che non siamo più” - (Pierre Nora)
link interessanti
Un ottimo modo per vuotare le tab di Chrome:
Il libro: W.E.I.R.D. La mentalità occidentale e il futuro del mondo - Henrich
L’articolo fighissimo del giorno: Goblin mode is the spiritual rejection of “thart girl” aesthetic
Il tool mai più senza: THEA500mini (una chicca via Alessio Pomaro)
Il tema che non conoscevi e ora conosci: Human level AI
Il link che salverà le vostre slide: Cambia il Google Business Profile ed integra i prodotti (via Giorgio Tave, ne parliamo sotto)
Altri link
Real Time Marketing:
Il social di Trump va bene ma non benissimo
Honda sbarca su Twitch
Il linguaggio naturale nei podcast (via Alessio Pomaro)
Voglio andare a vivere in campagna: Campari soda - The corner
Il prossimo Zoom meeting lo faccio avatarato da cane
Treni che diventano hotel
Mettere questo link ti renderà figo. Anche cliccarlo. Anche condividerlo: To retain employees support their passions outside work
Ho l’influenza
I ragazzi dei quartieri poveri conquistano il digitale
La nostalgica collaborazione tra Oreo e Blockbuster
È uscita click this week (ho rubato 2 link)
Cose che non sapevo dove mettere + 1 link sognato
Ne verso metà:
Il creatore del Bored Ape Yacht Club raccoglie 450M per costruire un metaverso
What Crypto Enthusiast get wrong about entertainment
Contraccolpi (di assestamento?) nel rapporto tra gaming e NFT
Vi dirò una cosa di marketing
La settimana passata 3 pezzi da 90 del digital marketing (Giorgio Tave, Gianluca Diegoli e Giovanni Cappellotto) hanno battuto forte sul tema e-commerce. Non ho mai imparato così tanto dai soldi che sto perdendo con Raró. Cosa dicono in breve i ragazzi:
La industry ti ucciderà se non la usi (Amazon, Google, non puoi non esserci, paga e taci)
Se hai il prodotto hai il mercato, hai il prodotto?
Omnicalità è una buzzword se non la usi. I modelli retail e digitali vanno integrati
Io ho capito una cosa sola: per chi fa e-commerce il 50% delle forze e degli investimenti deve essere dedicato al marketing (dove per marketing ormai intendo anche logistica e IT), il resto al prodotto. Ciao.
Imparare l’inglese
Sgangherato, decrepito —> Ramshackle
KPI
Exponential View cita Goldman Sachs e mostra un dato interessante. Esperienze immersive come Roblox o Fortnite, anche senza VR, ottengono buone performance in termini di tempo gioco. Sembra invece che i progetti supportati da VR set arranchino ancora un po’.
Kudos
Lago mi ha chiesto di parlare agli architetti, ho visitato contractlab, è un posto molto figo
Ma la moglie di Anselmo, non lo deve sapere
Questa newsletter si impegna a diventare English Free entro il 2030. Mi chiamo Giorgio, faccio l’amministratore delegato di Marketing Arena ed ho scritto Marketing Agenda. Scrivo su Pensiero Industriale
La pubblicità nei sogni è molto angosciante. Per assurdo si era già vista dentro un episodio di Futurama