Ciao
Questa settimana mi sono successe un sacco di cose, e sono anche successe nel mondo. Non vi nascondo di essere scosso da quanto sta accadendo nel mondo delle agenzie. Credo che la potenza della voce di chi sta chiedendo vera attenzione a questi temi farà bene. Non si fa. Punto. Sono a Palma de Mallorca:
Rimando al ritorno eventuali ma non garantire considerazioni di marketing. Uso queste occasioni per staccare a modo mio, è Giugno, cosa vuoi staccare. Staccare a modo mio significa che alle 8.30 quando si svegliano tutti si va al mare, ma soprattutto significa pensare a temi alti più che bassi, qualcuno direbbe strategia. Stavo già pensando a come sia fatta l’agenzia del futuro quando il tornado di quelle del presente ha picchiato forte, ed ho ripescato una newsletter in To Read per unire i puntini. Eccola qui. In questa newsletter c’è un bel video, eccolo qui. C’è una frase:
Perhaps it’s all a self-fulfilled prophecy. We live in an unkind world because we believe it’s an unkind world.
Dice sostanzialmente che il più grande rimpianto del relatore in questione sono “le occasioni in cui ha mancato di essere gentile”. Parto da qui per disegnare l’agenzia di domani.
Non vi nascondo che il modello Cucinelli non mi ha mai attirato, perché ci vedo sempre una narrazione della gentilezza al servizio della narrazione prima che del contenuto, non è li che voglio andare. Mi sono però imbattuto in un post di Simone Tornabene che dice:
Vedo che principi organizzativi flessibili e a posteriori, come quelli che ho sperimentato, si diffondono in ambienti tipicamente gerarchici e patriarcali grazie alle agenzie di comunicazione più innovative (mi viene in mente Moze, Gummy Industries, Flatmates).
E chiude dicendo che se tu porti a casa un modello gentile, aumenti l’efficienza, dai sono i soldi che vogliamo tutti no?
l’agenzia del futuro non è solo l’agenzia di comunicazione.
La teoria dell'agenzia è una tecnica commerciale mediante la quale una persona o una società (il principale) richiede a un'altra persona (l'agente) di eseguire determinati lavori per suo conto. Affinché esista un rapporto di agenzia, l'agente deve essere autorizzato a firmare, modificare o annullare contratti con terzi per conto del mandante.
Siamo quindi di fronte ad un modello di responsabilità che ogni azienda può sperimentare perché il comune denominatore è sempre uno: il progetto.
In questo strano flusso di coscienza scopriamo quindi che l’agenzia del futuro è gentile, ed è organizzata per progetti. E le competenze? Il tema mi ossessiona, tre punti:
Creare valore
Fare cose che gli altri non sanno fare, o farle meglio di loro, o a un prezzo migliore
Integrarsi nella catena di fornitura
Ieri un nostro cliente ha visto Krang 5. Forse lo vuole anche lui. Nel modello organizzativo degli amici dei Gummy (citati da Simone) questo significa costruire una piccola unit dedicata ai progetti culturali, che sputa cose come Krang, ma anche come il nuovo Electricity dove sospetto ci sia un lavoro pazzesco dell’amico Alberto Casna:
Ci siamo illusi che analytics fosse una competenza. Poi abbiamo pensato al clustering industriale “analytics nel fashion”, ma non è ancora abbastanza. Forse il futuro sta nell’avere veri prodotti pazzeschi ma anche vantaggi competitivi importanti. Nel libro “Chip War” si legge che AMSL Holding produce un componente per quell’industria che sostanzialmente sa fare solo lei, e anche meglio dei pochi che ci provano. Può Marketing Arena battere TuoMuseo in un progetto come questo?
Ve lo dico io: no, non può. Però può decidere se specializzarsi in 5 mondi come questo o conoscere le persone più fighe in ogni mondo, specializzandosi paradossalmente nel capire i problemi delle persone, gestire progetti facendo succedere le cose e deliziare chi ti paga. È curioso io non sia interessato a parlare di AI quando parlo dell’agenzia del futuro perché l’AI è davvero un tool.
L’agenzia del futuro è una scelta, di certo non è il prodotto dell’asino di Buridano o dell’ignavia di chi aspetta che il vento lo veleggi da qualche parte. L’agenzia del futuro è gentile e progettuale ma attenzione, non è per tutti. Il modello gerarchico mancherà a più persone di quanto crediamo perché la responsabilità è una cosa bellissima, ma saperla gestire rischia di far annaspare più di qualcuno.
mi metti il link di simone?