Il silenzio dei prosciutti (e la Trattoria Midjourney)
“Great Workplace is stunning colleagues” (Netflix)
Penso che la domanda più importante da fare alle persone intelligenti sia: quali sono le tue fonti? Ho scoperto ad esempio questo articolo di Futuri Preferibili dall’ottimo Simone Tornabene, ormai è un mio feticcio prendere le 10 persone che mi sembrano intelligenti, cliccare su di loro su Linkedin e spulciare il tasto “activity”, bottone magico che mi dice “non cosa postano” ma “cosa piace loro”, uno stalking più raffinato, Watson.
Matteo e Paolo scrivono
Il leader preferibile mostra a sé stesso e agli altri che lo scopo non è la conservazione dell’organizzazione, la sua crescita, la sua espansione. Lo scopo sta in ciò che si vuole realizzare, e nella convinzione che si tratta di qualcosa di utile e di importante.
Il leader del futuro costruisce imprese migliori come parte di un progetto più grande, in cui le persone hanno l’opportunità di diventare migliori, e quindi la società diventa migliore, per tutti.
Quando perdo la bussola sul tema, rileggo le parole del 2018 di Tomas. Che la gerarchia sia una cazzata, lo hanno capito tutti quelli che non falliranno. Ma come mi ha detto un bravo marketing manager qualche tempo fa “ci sono delle cose che se eccelli le hai fatte per forza, ma che non è detto che se le hai fatte eccellerai” (chissà se è italiano, in ogni caso è colpa mia), quindi de-gerarchizzare la baracca non porta per forza alla baracca perfetta. Perché le persone hanno in realtà bisogno di capi. Non lo vuole nessuno il capo che sbrocca, che grida. Ma quello che serve alla gente è quel coaching, mentoring, stella polare che nel capo è spesso insito, ma che può essere insito anche nel collega a fianco a te. It’s all about estrarre dal capo la capezza bella ed espellerne gerarchia e soprattutto decisioni di pancia, perché c’è del bello nel manager che decide con la testa (la testa) ma poi qualcuno deve mettere il cuore 💓 che spesso fa rima con rischio d’impresa.
Quello che mi interessa sottolineare però è il privilegio di poter parlare di queste cose, perché a Montagnana non lo sanno. Giacomo ha studiato a Ca’ Foscari, quindi lo sa, in realtà. Ma Giacomo non ha la possibilità di preoccuparsi di intangibili modelli di leadership perché guiderà nel passaggio generazionale una family che probabilmente resterà tale. E non è detto che una family che non diventa company sia una cosa che non ci meritiamo, perché anche tramandare un sapere può essere quel “progetto più grande” di cui sopra si parlava, e sono certo che Matteo e Paolo concorderanno. E adesso un prosciutto.
In realtà è il Prosciutto di Schrödinger perché intero è un prosciutto Veneto, ma se lo tagli in due è Veneto solo il pezzo col marchio (storia vera, giuro, giuro!).
E adesso un prosciutto in Piazza San Marco con Midjourney
Sicuramente un oceano blu. Però non so se alla Trattoria Midjourney in Piazza San Marco ci mangerei, ecco.
Sono stato al Prosciuttificio Fontana perché volevo fare un accordo con Giacomo, vendere il suo prodotto su Raró con un accordo di Just In Time. Quando tutti noi abbiamo pensato a 23 anni di diventare ricchi con un e-commerce (di birra o magliette), ci siamo dimenticati di pensare ai costi di magazzino. Ed a meno che tu non viva a Dubai col dropshipping (ma in realtà insegnando il dropshipping ai polli, perdendo soldi col dropshipping e guadagnandoli coi corsi in pieno stile Ponzi), c’è un tema grande come una casa: il magazzino. Per questo motivo ho pensato al Just In Time: insomma se volete il prosciutto buono citofonate Raró. Marco Loguercio, che è uno bravo bravo scrive:
Una cosa è certa: acquisire nuovi clienti sta diventando sempre più costoso e complesso.
Non basta più solo avere un sito e mettere un budget.
Occorre investire in tecnologia; acquisire competenze ed esperienze. Ragionare sulla crescita di lungo periodo e non solo su obiettivi trimestrali e annuali.
Occorre lavorare sui dettagli: il tema della "aggregation of marginal gains" (lavorare su ogni dettaglio per migliorarlo anche di poco, così che la somma di tutti questi miglioramenti porti a grandi risultati) sta diventando imprescindibile.
Ma chi è in gioco non può ora tirarsi indietro. Perché, dall'altra parte, c'è chi comunque vorrebbe acquistare.
Anche in questi tempi di crisi.
Ecco perché il magazzino ci potrebbe uccidere, e per me il concetto di Aggregation of marginal gains è potentissimo.
Il tema che mi ossessiona è quella terra di mezzo tra il maestro di Murano il cui business è turistico o residuale (sennò non spegnerebbero i forni) ed il prodotto in batteria. Mi interessa l’artigianato da 50 milioni, perché ha la finanza e l’economia per fare impresa, ma il prodotto per fare prodotto. Fontana fattura meno della metà di un decimo, ma il consorzio no. Però questo prosciutto farà una fine diversa, perché Fontana non avrà l’energia di comprare i 6 prosciuttifici concorrenti e polarizzare un’eccellenza, ed il consorzio non avrà l’energia per fare di questo Prosciutto un Prosecco (che è poi è quello che è successo al Collio). Perché lo Sciacchetrà è per molti meno sexy dell’intelligenza artificiale? Perché stiamo raccontando (anche ai giovani) la storia sbagliata, that’s it.
Se sei arrivato qui, devo svelarti di non essere proprio quel cazzaro che i miei scritti fanno trasparire. Ieri avevo l’abito ed ho avuto il privilegio di essere coinvolto nel percorso che SDA Bocconi sta sviluppando per un grandissimo retailer europeo, per prepararlo mi sono anche sciroppato un paper di Dunnhumby sul tema (che merita). È troppo tardi, Tim O’Reilly per tirare indietro la mano dal tuo “Data is the new oil” ricordandoci a posteriori che in realtà siamo nel pantano. La tensione del grande retailer non era sul dato, sul CRM, sulla tecnologia. Hanno tutto, hanno i soldi, hanno gli strumenti, ma questi dati non sono integrati, arrivano da mille fonti, c’è casino: non hanno informazioni.
Ci sono tre cose che porto a casa dal viaggio:
L’infrastruttura tecnologica e di CRM e un lavoro sul cliente esistente contano più delle ads o delle strategie di growth
C’è la possibilità di impattare sulle PMI, lavorando sugli aggregatori come i consorzi o sui futuri outlier (Marsell è per fatturato un Golden Goose che deve ancora farcela?)
Lo stile di leadership è da cambiare, ma la ricetta è semplicemente quella del buon senso e della verità ne dura ne morbida. Le cose sono come sono, bisogna parlarne, avanzare un pezzettino, parlarne ancora, e poi vedere se il bilancio sta in piedi
Augh
Popcorn 🍿