Il marketing è una cosa semplice
“Chi non ha conosciuto il dolore ignora anche la religione.” (Vasilj Vasilevich Rozanov)
Il marketing è una cosa semplice. Sempre più spesso le aziende sentono il bisogno di una funzione che nella sua estrema semplicità nasconde possibili grattacapi organizzativi. Esploriamoli.
La prima cosa da dire è che un marketing sano è al servizio della vendita. Anche il branding è al servizio della vendita soprattutto nel lungo periodo, ma fare marketing significa preoccuparsi di alimentare la direzione commerciale con lead di qualità. La costruzione di una Marketing Machine passa prima di tutto dal disegno della journey: come succede il lead? Il test drive di un’Audi Q4 è ben diverso da un preventivo di trasporto mobili in Russia, eppure sono due lead. La domanda, latente o palesata, galleggia sul mercato, è compito del marketer intercettarla. La Marketing Machine prevede una parte facile, di costruzione materiali, cataloghi e brochure, ed una più complessa, di design di qualcosa di simile a un processo di lead generation. C’è una grande lezione che ho imparato al Garden Center: la vita è un palinsesto di eventi. Il Garden Center a metà novembre apre il villaggio del Natale, ed il villaggio del Natale è una grande occasione di pedonabilità. Cosa hanno in comune il Garden Center e l’Apple Store? Uno col villaggio del Natale, uno coi corsi, generano entrambi occasioni di pedonabilità.
La Marketing Machine, dicevamo. Per qualche motivo le aziende hanno spesso un manager della comunicazione che ben copre “eventi e fiere”, probabilmente perché questa esigenza c’è sempre stata. Poi si fa l’errore di prendere quello del digital. E qui la malagestio è elevata: cos’è quello del digital? Ci sono almeno 4 mondi che compongono la Marketing Machine:
Content
Performance
Piattaforme
Analytics
In un mondo ideale l’azienda ha almeno 4 figure più un coordinatore. Questo ufficio è al servizio del Sales ma a volte anche al servizio del Brand Manager. Il Brand Manager, ad esempio nell’automotive, è una figura ibrida che si occupa delle esperienze di marca ed attinge dall’agenzia interna. Mi ha molto colpito la consegna di una Porsche da 300.000 euro ad un cliente, purtroppo non io. Il dealer auto ha prenotato un agriturismo pazzesco ed ha fatto trovare la Porsche Dakar al cliente adagiata in un fienile. Lacrime, Messico & Nuvole. Ne hanno parlato tutti, ne parleranno tutti.
Esperienze e modelli, un po’ come l’AXIHOTELS di Milano.
Il loro modello mi ha particolarmente colpito. Bicchiere di vino e focaccina all’arrivo, e free drink nel bar della camera. Una piccola epifania che forse mi farà ri-scegliere quell’hotel (anche se il parcheggio.. ah il vecchio Maslow).
Il marketing è una cosa semplice. Il Garden Center, il fienile, il frigo bar. Più sarete designer di epifanie, più il vostro marketing funzionerà. Nonostante Natale.