“Our research revealed that consumers are increasingly likely to have a negative reaction to a company’s attempt to earn their loyalty“ (Accenture)
Raramente si ha la possibilità di parlare con persone intelligenti, concrete, della industry. Quando accade bisogna farci caso. Mi è successo mercoledì, ne sono uscito professionalmente scosso.
Questa newsletter sarà cortissima perché ha solo una cosa da dire: la responsabile dell’innovazione di uno dei brand più fighi in Italia mi ha detto:
Non puoi spendere in contenuto più di un quinto della tua spesa in advertising
Pensate alle implicazioni di questa frase:
Non si parte più dal piano editoriale, se non hai i soldi non si fa
La media strategy non è più una delivery strategy, è il cuore del marketing plan
Se hai “cosi poco budget” per il contenuto (che poi non è detto sia poco, basta tu ne abbia tanto per il media) devi forzatamente aprire la forbice della produzione: contenuti agilissimi che coesistono con poche campagne hero
Aggiungiamo una rinascita di ATL, Retail e Off Line, immaginiamo di darli al 70/80% del budget.
Il nostro grande errore concettuale è quello di pensare che il content marketing sia direttamente correlato alla brand building. La brand building è data “dalla cattedrale” (il contenuto) più la strada che porta alla stessa (il media), non dalla cattedrale e basta. E vi do una notizia (in conclusione), questo rate potrebbe spingersi fino a 1/10. E non lo dice Soffiato, lo dice una marketer vera. Teniamone conto.
Bene, ora non perdete tempo a leggere la mia newsletter: guardate il vostro piano di marketing e chiedetevi: sto spendendo così?
non ho capito bene (credo) il secondo punto. per il resto sarà inevitabile arrivare al 10%
Ma come direbbe un altro marketer ... dipende.