Il borghese in borghese
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Il pensiero del giorno - Il Quiet quitting e Pep Guardiola
(se vuoi ascoltalo)
Cristiano Carriero, che è bravo, parla nella sua Newsletter di Quiet Quitting (un fenomeno ben spiegato da Ninja Marketing), questa frase mi fa pensare:
Si continua a svolgere i propri compiti, ma non si aderisce più alla cultura della competizione verso se stessi e gli altri, secondo la quale il lavoro deve essere la nostra vita.
Pep Guardiola però, ospite di Bobo TV, spiega che il Barca dei miracoli era composto da persone che avevano più fame degli altri di ottenere risultati, erano competivi in maniera introflessa (tra di loro) e non solo estroflessa (verso gli altri). Volevano essere i più forti della squadra. Io vedo 3 casi:
fai un lavoro che adori
fai un lavoro che sopporti
fai un lavoro che non tolleri
Il tasso di adesione alla cultura della competizione è probabilmente calante tanto più si scende in questa breve lista. Non te ne fregherà nulla di competere e vorrai tirare le 17 con il solo obiettivo di far cadere la penna se il tuo lavoro non ti piace. Se invece ami il tuo lavoro, combatterai per tenertelo ed eccellere tra i tuoi colleghi e pari. Il rischio è quello di applicare il framework sbagliato a un modello giusto. Di solito si vuole uscire da una cosa che non piace. Chi vuole fare quitting da una birreria?
Ora, io non ho trovato molti momenti in cui l’agenzia (e pensa che l’ho fondata) mi diverta di più del campo da tennis, è però possibile provare a direzionare gli sforzi per creare un ambiente che le persone non vogliano per forza abbandonare.
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L’aforisma del giorno
“Non mi perdo mai perché non so dove sto andando" (Ikkyū Sōjun)
Link interessanti
Un ottimo modo per vuotare le tab di Chrome:
Il libro: Il lato oscuro delle storie - di Jonathan Gottschall
L’articolo fighissimo del giorno: il futuro delle sub culture
Il tool mai più senza: Sparkloop
Il tema che non conoscevi e ora conosci: ANA Influencer Marketing Measurement Guidelines
Il link che salverà le vostre slide: Data is the new sand
Altri link
Real Time Marketing:
Voglio andare a vivere in campagna:
Le talking heads di Tik Tok mi fanno volare
Mettere questo link ti renderà figo. Anche cliccarlo. Anche condividerlo: All the books on Matthieu Blasy’s Strand List
Ho l’influenza
Il nuovo ambassador di Emirates è una Canadian Goose
Cose che non sapevo dove mettere + 1 link da ricordare
Ne verso metà:
Vi dirò una cosa di marketing
(se vuoi ascoltalo)
Ho la sensazione che sul Metaverso dovrò fare un mea culpa ragionato. La premessa è che siamo sostanzialmente di fronte a piattaforme di gaming, quello che per capirci Monkey Island faceva nel 1990. Ho giocato un'esperienza di brand su Roblox e ho capito che le mie due motivazioni principali di dubbio sono più o meno infondate.
La prima è legata all'assenza di una piattaforma comune: chi se ne frega la registrazione è velocissima ed il processo di creazione dell'avatar quasi inesistente, se anche dovessi fare questa attività su Roblox, Decentraland e Meta, la farò.
La seconda è la falsa convinzione che l'esperienza immersiva sia garantita da tecnologie che continuo a ritenere non pronte come Oculus o similari: non è vero si gioca benissimo su iPad.
Il grosso bias a mio avviso sta qui: noi boomer immaginiamo di dover prendere un pupazzo e metterlo ad aspettare la sera dalle 21 alle 22 di chattare con qualche altro sfigato al posto di guardare la partita. La realtà è che esattamente come si lanciano delle applicazioni nel telefono, si lanciano delle applicazioni nel Metaverso, ma l'applicazione è essa stessa il Metaverso (ci è mai interessata la struttura della fibra ottica quando usiamo il cellulare? Ecco siamo troppo focalizzati sui motori e poco sulle esperienze che abilitano). Non so ancora dire se questo sarà un mercato importante, forse si, ma la mazzata che le mie convinzioni (da boomer) hanno preso provando è stata grossa. Metaverso è solo un modo elegante per dire che il mondo è pronto per mettere assieme un'esperienza (gaming), una tecnologia decentrata (blockchain) e un'economia che sulla stessa si regge (token). Forse il vero web 3 sta semplicemente nella fusione di internet con la play station (frase che può sembrare banalissima ma è a mio avviso potente)
Imparare l’inglese
Hiss —> Sibilo
KPI
Apple stated that about 3 trillion photos were taken on iPhones last year. For comparison, according to Kodak, consumers took about 80bn photos in 1999, the peak of camera film (via Benedict Evans)
Kudos
Un R.I.P. alla regina (a proposito, è partito il rebranding di monete e molte altre cose)
Ma la moglie di Anselmo, non lo deve sapere
Questa newsletter si impegna a diventare English Free entro il 2030. Mi chiamo Giorgio, faccio l’amministratore delegato di Marketing Arena ed ho scritto Marketing Agenda. Scrivo su Pensiero Industriale
Fonti da cui attingo
Il feed di Alessio Pomaro
La newsletter di Giorgio Taverniti
La newsletter di Gianluca Diegoli
La newsletter di Gummy Industries
La newsletter “link molto belli”
La newsletter Marketing Ignorante
Alcune newsletter americane
Ellissi