Il pensiero del giorno
Mi ronza in testa un concetto, quello dei P-Artigiani digitali. Un po’ come l’essere indie sta rendendo l’essere indie mainstream, l’essere “strani” sta rendendo ogni progetto digitale “strano” più normale degli altri. Ci sono però delle persone strane che è bello coltivare, la chiamo la community della dura verità. I P-Artigiani digitali sono persone che vanno al sodo, che amano i KPI non vanity, che preferiscono un vaffanculo a un gantt spaccato in 4 slide. E ne esistono di persone così: in azienda, in agenzia, tra i free lance. Io questa settimana ho capito che voglio lavorare con i P-Artigiani digitali e non con gli ingessati, i burocrati, i politici del business di professione. Si può fare, basta sapere che nelle segrete stanze degli uffici marketing esiste gente che sa valutare il tuo prodotto per il risultato che garantisce e non per la narrazione che lo accompagna.
Ho le palle particolarmente girate per una gara annullata. Ne ho scritto qui
L’aforisma del giorno
Mal che si vuole non è mai troppo (Nonna Maria)
5 link interessanti
Un ottimo modo per vuotare le tab di Chrome:
Il libro: Startupper in azienda di Roberto Battaglia
L’articolo fighissimo del giorno: Marketing Stages: Awareness, Sophistication, and Intent
Il tool mai più senza: Klarna (non è proprio un tool ma è una di quelle cose fighe da integrare nel vostro e-commerce per far pagare a rate le persone). Ma le persone vogliono pagare a rate? Secondo Google Instant si.
Il tema che non conoscevi e ora conosci: Buyer Intent Data
Il link che salverà le vostre slide: Fjord Trends 2021
3 link meno interessanti
L’ha scritto il magazine famoso quindi è figo: Innovation Starts with Defining the Right Constraints
L’altra volta hai parlato di no-code economy quindi devi continuare: API Economy
Mettere questo link ti renderà figo. Anche cliccarlo. Anche condividerlo. Ma non lo capirai (il link win win per veri loser): Il ROAS di lungo periodo
Prova di CTA
Volevo tantissimo inserire un bottone (iscrivi un amico senza che lo sappia)
La cosa divertente ma non divertentissima
Antonio Moro riporta la campagna di Signal, rimossa da Facebook. Sostanzialmente gli spazi banner sono stati utilizzati per far vedere agli utenti “quello che i social sanno di loro”. O_O
La chiosa di Antonio mi trova molto concorde:
L’unico modo di distruggere il modello malato di pubblicità in cui sguazziamo è tornare a pagare per i servizi che usiamo.
Il pensiero (degli altri) del giorno + 1 altro link che non sapevo dove mettere
Il Podcast di Scott Galloway è pazzesco. Dice che abbiamo bisogno della middle class. Ma non lo dice solo lui.
Quello del project manager è un lavoro pieno di ossimori, HBR spiega How Project Managers Can Stay Relevant in Agile Organizations
Vi dirò una cosa di marketing
E se vi sentirete coinvolti non parlo di voi, parlo di 10 casi questo mese. Se avete un prodotto e non avete il direttore marketing, NON chiamate un’agenzia. Il temporary manager sotto il 40% del proprio tempo è una cazzata. Questo vuol dire che un Cristiano segue 2 aziende. Se sapessi vendere un prodotto all’interno di un progetto in cui c’è solo il prodotto, comprerei in dropshipping dalla Cina o produrrei vino rosso. L’agenzia serve da spalla al marketing aziendale, NON è il marketing aziendale.
Eventi
Ci sarà gente fica al SAS Global Forum
KPI
La newsletter precedente ha avuto il 71% di Open Rate, me la tirerò tantissimo
Kudos
Serena Giust. Comprare il suo libro è una cosa Giust
Seconda prova di CTA
Volevo tantissimo inserire un altro bottone
Ma la moglie di Anselmo, non lo deve sapere
Questa newsletter si impegna a diventare English Free entro il 2030. Mi chiamo Giorgio, faccio l’amministratore delegato di Marketing Arena ed ho scritto Marketing Agenda. Scrivo su Pensiero Industriale