“Il mercato azionario è progettato per trasferire denaro dalle persone impazienti alle persone pazienti” (Warren Buffett)
Chissà se Riccardo Spada l’ha mai ascoltato “Il Riccardo” di Giorgio Gaber. The Bull è uno dei Podcast più rilevanti d’Italia ed il libro di Riccardo Sei già ricco ma non lo sai un best seller. Lo incontro digitalmente mentre mi trovo a Treviso, curiosamente a parlare di contenuti con un variegato gruppo di affamati (di sapere) 20/30enni. La scena è più o meno questa
Vi svelo un segreto: io gli appunti dell’intervista li ho persi, e le interviste non le registro. Sono un pasticcione. Ho però ben chiare domande e risposte, quindi andremo a braccio. Voglio partire da una cosa che accomuna Riccardo ad alcuni dei più grandi influencer italiani: è pop. Nessuno si era mai sognato di trattare la finanza personale in un modo così Rock’n’Roll come fa Riccardo, almeno in Italia. C’era una domanda di ricerca alla base della mia intervista: quale è la lezione di Content Marketing nascosta nei 168 episodi di The Bull? Il progetto ne contiene più di una.
La prima lezione: pensare per l’audience. Cosa vuole portare a casa chi mi ascolta? Gli ascoltatori di The Bull hanno due obiettivi: diventare ricchi o rimanere ricchi. Chi si occupa del tema ed ha letto ad esempio la biografia di Warren Buffett sa che questo mondo premia la consistenza più che la bramosia, la pazienza più che la costante ricerca di battere il mercato. Pochi però hanno la tenacia di scavare oltre la patina di “compro Nvidia” sciroppandosi ad esempio i capitoli de “L’investitore intelligente” che Warren consiglia. Riccardo lo fa, si chiede cosa voglia leggere il suo pubblico e fa una cosa molto semplice: si sciroppa complicati paper e contenuti e li rende digeribili ai più, una curatela di alto livello pensata per chi legge e non per chi scrive, cioè lui. Sul tema c’è anche una mia vecchia newsletter.
La seconda lezione: tono di voce e angolo narrativo. Diciamocelo, la finanza non è cosa per tutti. Per tenere attaccate le persone ad un podcast nemmeno cortissimo sui segreti dell’interesse composto ce ne vuole, come fa Riccardo? A modo suo. Il tono di voce è fresco e ironico, l’alternanza di spirito e tecnica sapiente. In nessun momento però ti viene il dubbio che il contenuto sia improvvisato. Siamo di fronte ad un progetto editoriale serissimo con una pianificazione perfetta.
Lezione tre: fedeli alla linea, con sane eccezioni. Gli episodi 129 e 130 di The Bull vanno “fuori strada” rispetto a una pianificazione editoriale consolidata. Come mai?
Nei primi giorni di agosto il mercato, nello specifico il Giappone, ha affrontato una “correzione” importante. Sarebbe stato poco sensato per un progetto che affronta questo tema ignorare del tutto un evento non epocale ma di certo rilevante.
Quarta ed ultima lezione: se vinci un sistema, crea un ecosistema. The Bull è “leader” di un angolo narrativo importante, ma tra narrazione e canale esiste una forte differenza. Per capirci, essere famosi in un podcast non significa essere famosi in libreria. Riccardo mi cita il fondatore di una nota startup ora azienda “enorme” che l’ha in qualche modo esortato a fare il grande salto, facendo di The Bull un lavoro a tutto tondo.
Vi dico la verità, ho cercato Riccardo perché mi sembrava “una persona figa”, a suo modo lo Scott Galloway in salsa tricolore. Non credo ci siano segreti da carpire dietro The Bull se non quello che Riccardo racconta per il mondo degli investimenti: consistenza e contenuto. Mi colpiscono due cose: la prima risiede nella differenza tra la narrazione e lo studio: è facile preparare un episodio in due ore e “portarla a casa”, vale per una docenza universitaria o una partita di tennis. Riccardo non me l’ha detto, ma ho la sensazione che studi molto di più, che si prepari molto di più. La seconda, ed è forse la cosa che mi colpisce di più, è che se io oggi fossi un consulente finanziario sarei estremamente preoccupato, vi faccio una user persona, cioè quella di Giorgio Soffiato.
Sono cliente di tre banche: Intesa Sanpaolo (day by day, ETF e BTP), Fineco (Azionario) e Cherry Bank (Conto Deposito). Ho diviso i pochi soldi che ho così per evitare di farmi prendere la mano e spostare su Celsius Drink (-60% in un anno) tutti i miei averi
Mi informo con The Bull, ma anche a pagamento con Fool e Finimize (app di informazione finanziaria)
Gestisco in autonomia i miei averi
Le nuove generazioni impiegheranno i propri soldi partendo da contenuti come “Come investe Marcello Ascani” o “Mr RIP”, per un pur bravo Consulente Finanziario non sarà banale intercettare questo target senza 1. parlarne la lingua 2. essere dove questo target si informa.
Uomo avvisato…
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Grande Riccardo, non sono come faccia ad essere così costante, trovando, al contempo, un sacco di argomenti freschi e approfonditi. Che poi, alla fine, stringi stringi.... VWCE & Chill