Con un deca non si può andar via
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Il pensiero del giorno - L’Erasmus in fonderia
Sempre più persone lasciano il proprio lavoro (il grafico è USA, ma in Italia cambia poco). Io sono onestamente molto stanco della narrazione con cui stiamo affrontando questo tema. Il padrone cattivo che non fa fare smart working al dipendente, il dipendente creativo che si chiude nel casale umbro e masticando pejote diventa commerciante di coperte di lana su Etsy mentre il suo fidanzat* alleva cammelli da latte. Non ci siamo. Non. Ci. Siamo. Stiamo costruendo modelli sugli outlier senza ricordarci di osservarli a 5 anni, probabilmente li troveremo nella city milanese a vendere crediti cartolarizzati. Il punto è questo: il media è un’industria, e così la comunicazione, e così il marketing. Come tale è fatta di professionisti e di ritmi “non belli”, se vogliamo dirla tutta lavorare nel marketing fa abbastanza schifo. Serve però un bagno di umiltà: i giovani devono capire che una laurea in marketing e comunicazione o, ohibò, un master, non garantisce nulla. It’s all about attitude. E lo ripeto, le aziende devono capire che di sabato e domenica o alle 7 del mattino non si salva il mondo. Lavorare meglio e respirare e fare sport e non mandare mail alla domenica si può, e si può anche produrre utile ugualmente. Comunque il KPI per le agenzie non può essere la classifica dei top mille mila fast fatturatori, DEVONO essere il numero di clienti incazzati che parlano male di te (devono essere pochissimi) ed il numero di persone che se ne vanno (devono essere pochissime), solo così si costruirà un’azienda di successo. Imho. Sennò poi si finisce a commentare su Linkedin le auto degli altri, con immotivato livore.
L’aforisma del giorno
“Magic theatre. Entrance not for everybody” - Hermann Hesse, Steppenwolf
5 link interessanti
Un ottimo modo per vuotare le tab di Chrome:
Il libro: Douglas Murray - La Pazzia delle folle
L’articolo fighissimo del giorno: Smettiamola di confondere OKR e Strategia
Il tool mai più senza: Google Nest Hub vuole migliorare il nostro sonno (forse non lo comprerei)
Il tema che non conoscevi e ora conosci: Hanno costruito un orologio gigante che durerà 10.000 anni
Il link che salverà le vostre slide: Lush ripensa la propria social media strategy ed abbandona alcuni (importantissimi) social network. Per saperne ancora di più —> qui
Altri 3 link
Real Time Marketing: Un furto con scasso di NFT (e qualche considerazione sugli stessi)
Voglio andare a vivere in campagna: Il progetto S.W.A.P. di Freitag è pazzesco
Mettere questo link ti renderà figo. Anche cliccarlo. Anche condividerlo: The media’s yearly war on Uncles
Ho l’influenza
Nielsen ci racconta la differenza di comportamenti tra SVOD viewers e light viewers
1+ 1 + 1 altra cosa che non sapevo dove mettere + 1 link alla mela
Meglio uscire su Netflix o avere 3 stelle Michelin? E smetterla di pensare all’azienda come una famiglia
Sarà mai realizzata un’intelligenza artificiale che pensa come una persona?
Perché non è consigliatissimo mangiare gli adesivi sulla frutta
Vi dirò una cosa di marketing
È davvero una buona idea uscire dai Social Network? La scelta di Lush non è nuova, anche se spesso queste “più che boutade” si rivelano poi circoscritte ad alcuni social ed alcune Country. Cosa è indubbio:
che i social siano un posto a pagamento
che i social scontino un livello di conversazione molto basso
che i social non siano più quelli di una volta
Detto questo, il mio approccio al marketing è sempre più “matematico”. Ci sono delle persone, queste consumano dei contenuti in determinati luoghi. Se si chiede permesso, si può dire la propria. Quei luoghi cambiano (meno Facebook più Youtube, it’s fine) ma la distribuzione di un messaggio passa sempre e comunque da “where the fish are”. La mia visione vede i social sempre più come contenitori in cui fare broadcasting, ed è nella dimensione privata che gli stessi hanno che si sposta l’engagement. Insomma, non è un tema di luoghi, è un tema di metriche attese. Prima di sbandierare però farei una riflessione più concreta.
Imparare l’inglese
Una SQUABBLE è una “noisy quarrel about something trivial”. E una QUARREL è “a heated argument or disagreement, typically about a trivial issue and between people who are usually on good term”.
KPI
+14% il costo del Thanksgiving Meal 2021
Kudos
Stefano Schiavo è uno bravo, ragiona sui motivi per non tornare in ufficio
Ma la moglie di Anselmo, non lo deve sapere
Questa newsletter si impegna a diventare English Free entro il 2030. Mi chiamo Giorgio, faccio l’amministratore delegato di Marketing Arena ed ho scritto Marketing Agenda. Scrivo su Pensiero Industriale