“Il mio obiettivo è vivere, vivere libero”. (Friedrich Schlegel)
Ma come faccio a farvi spendere quasi 26 euro, cioè 5 americani (il cocktail) in tazza grande al pezzo del Badabeer di Rovigo, per farvi comprare il mio libro che è uscito oggi? Eh, ve lo racconto.
Si chiama Professione Marketing Manager e parla principalmente al CMO, cioè al marketing manager, ma va?
Il libro è organizzato in 5 parti. La prima racconta la solitudine del marketing manager e contiene una raccolta di storie, ma anche una serie di riflessioni sull’organizzazione aziendale e l’intervista a Giulia di Grappa Berta, una professionista pazzesca che lavora per un’azienda con una storia bellissima.
Il secondo capitolo è dedicato al valore del brand. Dai Mega Trend contenuti in Marketing Rebellion (libro bellissimo) arriviamo velocemente ad un riflessione sul piano di marketing, il modello SOSTAC , la matrice di Ansoff e tanto altro
L’intervista non ha bisogno di troppi giri di parole: Cristina Fogazzi.
Terzo capitolo, bello corposo. L’impianto strategico e le leve di marketing. La cosa più interessante è la quote di Bourdain? Forse
“The vacation gone wrong in Paris is almost always because people try to do too many things. Most of us are lucky to see Paris once in a lifetime. Please, make the most of it by doing as little as possible. Walk a little. Get lost a bit. Eat. Catch a breakfast buzz. Have a nap. Try and have sex if you can, just not with a mime. Eat again. Lounge around drinking coffee. Maybe read a book. Drink some wine. Eat. Repeat. See? It’s easy.” Anthony Bourdain
La sfida non è stata solo quella di costruire un framework dei framework, eccolo:
..ma anche la verticalizzazione delle singole leve di marketing in sub-modelli di lavoro, uno per ogni leva, un esempio:
L’intervista è a Michele Galetto, General Manager di Kiton.
Capitolo quattro, dammi tre parole: vendere misurare, convertire. Parliamo di KPI, modelli di attribuzione, scorecard format e molto altro. Grazie a preziosi contributi esterni andiamo a fondo sulla conversione e chiudiamo soddisfatti con il tema del measurement plan. L’intervista è a Lerrj Piazza di OZ racing.
Per chiudere, capitolo cinque. Gli acronomi del digital marketing. Duri e puri su CRM, CDP, B2B e altre cose. Modelli, sempre (anche di altri)
Prefazione, un numero 10: Giulio Buciuni (grazie). Postfazione, un numero 10: Gianluca Diegoli (grazie). Sono felice, per me questo libro è davvero l’inizio di un progetto di manuale di marketing ai tempi del digitale enormemente perfezionabile, ma credo già interessante. L’intervista è ad Alessio Pomaro. E visto che il no-alcool è un trend, ve la sentite di rinunciare a 5 americani?
A Milano sono poco più di due Sbagliati. Il confronto è meno impattante e comprarlo risulta più facile 😉